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1 ADOLESCENTE SU 3 SALTA LA PRIMA COLAZIONE

La prima colazione non è un’abitudine per 1 adolescente su 3, per non parlare della merenda. Solo 3 ragazzi su 10 fanno uno spuntino a metà pomeriggio (quasi) tutti i giorni. È quanto si evince da un’indagine sulle abitudini alimentari degli adolescenti da parte della Società italiana di Medicina dell’Adolescenza.

“Adolescenza, alimenti per crescere” ha coinvolto 2153 studenti di terza media, di età compresa fra i 12 e i 14 anni. Non tutti rispettano dunque la regola aurea dei 5 pasti al giorno: solo il 66,2% del campione fa colazione (quasi) tutti i giorni. Più seguita la pratica dello spuntino a metà mattinata, da quasi il 60% degli adolescenti. Tuttavia la maggior parte di essi mangia uno snack confezionato: il 36% contro il 31% che invece consuma un panino fatto in casa.

A casa gli adolescenti si dividono tra chi segue un’alimentazione varia e piuttosto equilibrata e chi confessa di mangiare le stesse cose. Più della metà mangia frutta tutti i giorni o quasi e sulle loro tavole non manca la pasta consumata raramente o per nulla solo dall’1,5% del campione.

E fuori casa, come si comportano i ragazzi? Vince la pizzeria che batte i fast food mentre una quota preferisce il kebab (13%).

Sulla teoria invece come se la cavano? Abbastanza bene, secondo l’indagine presentata a Expo. Moltissimi sanno indicare il nutriente principale degli alimenti come pasta, pane, carne, frutta e verdura. Gli adolescenti sono inoltre sensibili al tema dello spreco alimentare e la maggioranza sa dare una giusta definizione di “commercio equo e solidale”.

Perché è importante che gli adolescenti non saltino la prima colazione?

La colazione non dovrebbe mai mancare e non dovrebbe mai essere saltata in tutte le fasi della vita. L’adolescenza è una fase critica e capita spesso che i ragazzi non siano più sotto il controllo diretto dei genitori e questa sorta d’indipendenza porta a cambiamenti nelle abitudini, fra ore piccole, mode riguardanti l’alimentazione, qualche minuto in più rubato al sonno, la colazione è il primo pasto che viene saltato, con numerose ripercussioni durante la giornata. Quando ci si sveglia, dopo il digiuno prolungato di 8 o più ore, si devono ripristinare le scorte di energia per fornire la giusta carica che consente ai ragazzi di prendere di corsa l’autobus, seguire con attenzione le lezioni e affrontare i compiti in classe. Mancare l’appuntamento con la prima colazione, inoltre, induce a consumare spuntini abbondanti durante la mattinata e a ridurre al minimo il pranzo: il risultato è un’alimentazione sregolata, ricca di “fuori pasto” spesso troppo calorici e ricchi di zuccheri e grassi che provocherebbe un incremento ponderale.

È giusto anche che facciano uno spuntino a metà mattinata e la classica merenda?

Il fabbisogno energetico di un ragazzo nella fase dell’adolescenza andrebbe ripartito in tre pasti principali (colazione, pranzo, cena) e due spuntini a metà mattina e metà pomeriggio. Questo per consentire un regolare apporto di nutrienti e di energia durante la giornata, per il corretto svolgimento delle attività. I fabbisogni possono essere estremamente differenti in base alle attività sportive che vengono praticate. I più attivi hanno sicuramente l’esigenza di fare gli spuntini, i più sedentari non sempre.

Cosa sarebbe meglio che mangiassero in queste tre occasioni?

Importante è la scelta degli alimenti da inserire in queste occasioni. La colazione dovrebbe essere completa, mai ridotta al minimo indispensabile o limitata a un succo o una merendina consumata al volo sull’autobus. Meglio scegliere per loro una tazza di latte fresco o yogurt con i cereali o del muesli oppure del pane con un po’ di marmellata o miele e un frutto fresco di stagione. Lo spuntino a metà mattina è invece critico perché normalmente si opta per gli snack offerti dai distributori automatici che si trovano nelle scuole o da ciò che si trova nei bar. Sarebbero da evitare il più possibile merendine, dolciumi e patatine e puntare maggiormente su snack più salutari: frutta fresca, frutta secca, cracker, grissini oppure barrette ai cereali e frutta».

Anche la merenda può essere utile, per non arrivare a cena affamati e per avere la giusta energia nel caso si pratichi sport e attività fisica. La merenda ideale potrebbe prevedere pane e marmellata o con il prosciutto oppure un pezzo di cioccolato al latte o fondente per i più sportivi oppure un frullato o una macedonia di frutta fresca e frutta secca, nella stagione invernale una tazza di tè con qualche biscotto o una fetta di torta fatta in casa oppure di tanto in tanto del pane o dei cracker con della ricotta o una fetta di prosciutto. Ovviamente l’entità della merenda deve essere bilanciata in base all’attività sportiva e dev’essere tale da permette al ragazzo di non arrivare sazio alla cena.

Come dovrebbe essere la dieta degli adolescenti?

La dieta adeguata deve essere il più varia possibile e prevedere tutti i gruppi alimentari. I cereali devono essere presenti ogni giorno, non solo pane e pasta, ma anche riso, farro, orzo e altri cereali integrali; dare poi spazio al pesce, alla carne magra e ai legumi piuttosto che a salumi, affettati, carni conservate e formaggi che spesso vengono preferiti; offrire le giuste quantità di frutta e verdura di stagione ad ogni pasto e usare come condimento olio extravergine d’oliva; limitare infine il consumo di snack dolci e salati.

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