L’aceto di mele viene tradizionalmente usato per curare parecchie malattie. L’exploit risale però al 1997/98, grazie al suo eccezionale potere dimagrante unito all’opera di rimozione delle scorie. Al di là dell’esigenza comune di ristabilire la linea, l’aceto di mele dispensa innumerevoli principi attivi davvero preziosi.
Per ottenere pieno beneficio dalla molteplicità dei suoi principi attivi, il consumatore deve però saper scegliere il prodotto giusto ad occhi ben aperti, perché non tutti i preparati a base di aceto di mele compiono l’effetto pronosticato. Questo dipende dalla qualità della materia prima. Il vero aceto di mele al naturale infatti si trova difficilmente, visto che ormai da tempo per ragioni estetiche viene filtrata la “madre” dall’aceto di mele. Ma è proprio in questa “madre”, spugnosa e dall’aspetto non molto invitante, che si concentrano gli immensi agglomerati di sostanze minerali e di oligoelementi, come fosforo, cloro, sodio, magnesio, calcio, ferro, fluoro, acido silicico e l’importantissimo potassio, che ha un effetto regolatore sul bilanciamento idrico. Inoltre è nella “madre” dell’aceto di mele che si trova l’intero complesso della vitamina B e vitamina C in abbondanza.
Chi si preoccupa della propria linea, comunque, è interessato ad una sostanza diversa, ad un alleato fedele nella battaglia contro i chili. Si tratta della pectina.
La pectina è una sostanza che viene assimilata abbastanza lentamente, provocando un prolungato senso di sazietà. Ci sono diverse ragioni per questo. Da una parte la pectina si occupa dell’assorbimento, del grasso soprattutto, nello stomaco e nell’intestino tenue. Si deposita infatti sulle pareti interne dello stomaco e ne rallenta lo svuotamento. Questo provoca un notevole rallentamento dell’assorbimento degli zuccheri dopo mangiato. Il fabbisogno d’insulina conseguentemente abbassato ed il naturalissimo aceto di mele diventa un benefico aiuto anche nei casi di diabete, oltre che un trattamento preventivo non meno efficace contro le più diffuse malattie legate al metabolismo degli zuccheri.
Chi credeva che questo fosse tutto quanto c’era da sapere sulla pectina, si sbagliava. L’effetto specifico che l’aceto di mele esercita sul successo della dieta è in gran parte dovuto alla sua capacità di ridurre l’assorbimento dei grassi. L’azione della pectina, unita a quella degli acidi biliari, dà origine a una miscela capace di limitare fortemente il rilascio del grasso nel corpo attraverso lo stomaco. Questo è un grande vantaggio anche per coloro che hanno un livello di colesterolo troppo alto, poiché contribuisce ad abbassarlo.
Grazie alla sua grande quantità di principi attivi, l’aceto di mele è da più di 1.000 anni la “medicina per tutto”. Ciò significa che ne viene valorizzato soltanto l’aspetto dietetico, quello che favorisce la riduzione del peso, ma viene considerata anche la sua reale capacità di prevenire e contrastare le malattie! In base ai risultati raccolti dall’esperienza, l’aceto di mele si è dimostrato capace di migliorare il metabolismo, di stimolare la digestione, di mitigare otiti a carico dell’orecchio medio e le infiammazioni in generale. Lo si assumeva per la cura della pelle sensibile, anche contro le macchie cutanee, per rassodare la pelle e per rinforzare i capelli, per contrastare le carenze di calcio, per migliorare la circolazione cardiaca, per il trattamento dei crampi muscolari e per molti altri disturbi.
Nonostante ciò, l’aceto di mele non è un prodigio saltato fuori da un cappello a cilindro e il successo delle sue proprietà risiede nella regolarità del trattamento, come avviene per quasi tutti i prodotti naturali.
Informazioni per l’assunzione di Aceto di Mele
Dosaggio:
per calare di peso 1-2 comprese/capsule mezz’ora prima dei pasti principali; come integrazione alimentare 1 compressa due volte al giorno.
Una compressa/capsula corrisponde a 2 cucchiai da tè di aceto