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BMI nei bambini e nei ragazzi

Il Body Mass Index (BMI) – italianizzato con la sigla IMC (Indice di Massa Corporea) – si ottiene dividendo il peso corporeo (espresso in kg) per l’altezza (in metri) elevata al quadrato. Con un semplice calcolo si ottiene così un valore, espresso in kg/m2, che si correla molto bene con la massa grassa del soggetto; in generale, tanto più alto è questo numero corrispondente appunto al BMI, e tanto maggiori sono i depositi lipidici. In ultima analisi, la valutazione del grado di adiposità si ottiene confrontando tale dato con i valori medi della popolazione.

 

BMI (adulti)

CONDIZIONE

< 16.5

GRAVE MAGREZZA

16 – 18.5

SOTTOPESO

18.5 – 25

NORMOPESO

25 – 30

SOVRAPPESO

30 – 40

OBESITÀ DI MEDIO GRADO

> 40

OBESITÀ DI ALTO GRADO

Dal momento che nell’infanzia e nell’adolescenza il BMI si caratterizza per una notevole variabilità, legata soprattutto al sesso e all’età, è opportuno prendere come riferimento – piuttosto che un valore assoluto come si fa normalmente con gli adulti – le tabelle dei percentili.

Nella creazione di questi grafici, i limiti di normalità sono ottenuti dividendo il range dei dati raccolti in 100 parti, chiamate percentili. Questa divisione è operata in modo tale che una data proporzione dei bambini campione si trovi sopra e sotto misure particolari in età particolari. Il 50° percentile rappresenta, per esempio, il valore medio di BMI, mentre un’altra curva (corrispondente ad esempio al 30° percentile) ci informa che una certa percentuale di bambini presenta valori inferiori (in questo caso il 30%) ed un’altrettanto determinata parte (in questo caso il 70%) presenta valori superiori. Potremmo quindi paragonare i percentili di crescita a dei binari di normalità.

I percentili del BMI nell’infanzia e nell’adolescenza disponibili in letteratura sono riferiti a popolazione differenti, perché tale parametro può influenzare in maniera non trascurabile i range di normalità; in Italia, per esempio, sono molto utilizzate le tabelle BMI di Cacciari e coll., che tengono conto delle notevoli variazioni tra le diverse aree geografiche Italiane, proponendo valori standard diversi.

A livello internazionale, invece, si utilizzano i percentili proposti da Cole e coll. (riportati a fondo pagina), la cui interpretazione si basa sui seguenti valori di riferimento:

Sottopeso

Inferiore al 5° Percentile

Normale

Dal 5° all’85° Percentile

A rischio di sovrappeso

Dal 85° al 95° Percentile

Sovrappeso

Superiore al 95° percentile

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