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DIETA SENZA GLUTINE, DANNOSA PER CHI NON SOFFRE DI CELIACHIA

Le diete senza glutine stanno diventando sempre più popolari, con prodotti a base di grano accusati di tutto, dal gonfiore alle autismo e depressione. Molte persone evitano inutilmente il pane, è stato affermato all’Australian Institute Food Science e Technology Conference a Melbourne dal professor Peter Gibson, direttore dell’istituto di gastroenterologia presso l’Alfred e Monash University. Più di un milione di australiani possono vedersi compromessa la loro salute attraverso l’adozione inutile di diete senza glutine a causa di una “pseudoscienza” e di luoghi comuni, è stato detto nella conferenza di Melbourne.

Nonostante solo all’1% degli australiani sia stata diagnosticata la “celiachia“, più di uno su 10 adulti segue attualmente una dieta priva di glutine o evita i prodotti con frumento, ha sottolineato il medico. Presentando la sua ricerca ha detto che coloro che evitano il glutine inutilmente stanno rischiando con la loro nutrizione, una serie di problemi di salute mentale, di mangiare troppo zucchero e si sottopongono ad oneri economici inutili.

Mentre molte persone sono state in grado di superare il gonfiore e altri problemi intestinali, diminuendo il frumento, il professor Gibson ha detto che il vantaggio aveva più a che fare con la riduzione dei carboidrati rispetto al glutine, e procedendo ad una dieta completamente senza glutine è stato un errore per molte persone.

«Il glutine – ha detto Gibson – è stato accusato di molte cose e ci sono un sacco di persone che stanno sostenendo che il glutine è la causa di molte malattie – dalla sindrome dell’intestino irritabile, all’autismo e depressione. È tutto iniziato con alcuni, che evitavano il frumento perché si sentivano meglio senza di esso e poi credevano che era colpa del glutine e finivano completamente senza glutine. Poi altri documentandosi su internet e libri su come il glutine sia la causa di tutti questi problemi».

In uno studio recente, Gibson e la sua équipe hanno scoperto che non vi è alcuna prova della connessione tra il glutine, quale causa dei sintomi nei pazienti che soffrono di problemi intestinali. Uno studio preliminare di coloro che dichiarano di soffrire di depressione a causa del glutine ha effettivamente scoperto che i partecipanti soffrivano sintomi più intensi quando la dieta era priva di glutine, spingendo il prof Gibson a intraprendere un processo di approfondimento.

Lo stesso medico ha sottolineato che esistono una miriade di autori e celebrità che hanno usato la “pseudoscienza” per collegare la ricerca scientifica fuori dal contesto e affermare non correttamente che il glutine è responsabile di una serie di condizioni. Ma mentre intere sezioni dei supermercati sono ora dedicate ai prodotti senza glutine, Giovanni D’Agata, presidente dello Sportello dei Diritti rileva che alla luce di tali ricerche che confutano alcuni nuovi falsi miti, è sempre necessario rivolgersi ad uno specialista per verificare l’opportunità di una riduzione del glutine e non procedere con un assurdo e rischioso “fai da te”.

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