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IL LATTE BEVANDA IDEALE PER IL MOVIMENTO

Il latte non solo rappresenta un pilastro fondamentale nell’alimentazione umana ma si rivela anche una bevanda ideale per chi pratica attività fisica, come confermato dai più recenti studi. Sulle proprietà nutritive del latte per gli sportivi si è focalizzato il convegno, presso la sede del Coni, promosso da Parmalat con il patrocinio di Assolatte con l’obiettivo di ribadire l‘importanza del consumo di latte, anche attraverso le testimonianze dirette di noti sportivi, quali Fiona May, Raffaello Leonardo e Mauro Berruto.

Il latte è particolarmente utile per l’equilibrio della composizione corporea, favorisce l’aumento della massa magra e la riduzione della massa grassa, rappresentando dunque una valida ed economica alternativa per un rapido recupero dopo l’attività sportiva, oltre ad essere un alimento importante nelle diete dimagranti. “Gli studi scientifici presentati non fanno che confermare quello che noi atleti – ha detto Fiona May, campionessa olimpica di salto in lungo – abbiamo già avuto modo di sperimentare nel corso della nostra carriera agonistica: il latte è stato un alimento fondamentale all’interno della mia dieta, apportando i giusti nutrienti necessari ai miei muscoli, posti sotto forte stress soprattutto in periodo di gare e competizioni. Anche ora che non gareggio più come in passato, il latte non manca mai nel mio frigorifero”.

Michelangelo Giampietro, specialista in Medicina dello Sport e Scienze dell’Alimentazione e docente alla Scuola dello Sport del Coni, conferma che dopo lo sforzo fisico è necessario introdurre carboidrati, proteine e pochi grassi, e soprattutto reintegrare l’acqua e i minerali: “l’attenzione oggi va spostata sulla giusta quantità e i corretti tempi di consumo di questo fondamentale alimento, per trasmettere e diffondere una corretta informazione, non solo ad atleti ed esperti di settore, ma anche, e soprattutto, alla popolazione generale”. “Parmalat è l’unica azienda italiana nel settore alimentare ad aver avviato quattro anni fa un progetto di collaborazione con cinque primarie Università (“Parmalat e l’Università per la Qualità”), aprendo le porte dei suoi stabilimenti a ricercatori e studiosi e sottoponendo i suoi prodotti a svariate analisi – ha infine sottolineato Antonio Vanoli, direttore generale per le Attività Operative del Gruppo Parmalat.

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