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Il latte e le alterative vegetali: soia, avena, riso, mandorla…
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PICCANTE SI, PICCANTE NO!

Innanzitutto, il piccante non è un sapore ma una sensazione legata ai recettori termici, gli stessi che percepiscono il caldo e il freddo. Alcuni ricercatori olandesi hanno scoperto che il piccante ha la capacità di aumentare la termogenesi, quindi il dispendio energetico, perché favorisce la produzione di adrenalina, ormone dell’azione eccitante. Le sostanze piccanti presente in alcune spezie, in particolare peperoncino, pepe e in misura minore coriandolo, curcuma, cumino e zenzero, favoriscono la dilatazione dei vasi sanguigni superficiali, e la dispersione del calore in eccesso attraverso la sudorazione. A livello dello stomaco, l’aumento dell’irrorazione del sangue accelera la digestione.

Inoltre, le spezie rendono più appetibile il cibo e nello stesso tempo mitigano la fame, grazie ai loro oli essenziali aromatici, che agiscono sull’ipotalamo. Forniscono, infine, principi attivi battericidi, utili per migliorare la conservazione di alcune pietanze, come carne e pesce, e sostanze antiossidanti capaci di attenuare i danni dei radicali liberi dovuti, per esempio, alla cottura alla griglia.

Meglio il pepe o il peperoncino?
In generale, tutte le spezie vanno usate con moderazione. I diversi tipi di pepe andrebbero limitati, o esclusi completamente, durante la gravidanza e l’allattamento, in caso di febbre, problemi epatici, emorroidi, infiammazioni, in particolare dell’apparato digerente e delle vie urinarie, per esempio cistite. Il peperoncino, invece, ha meno controindicazioni e diverse benefiche attività: è un vasodilatatore, contiene antiossidanti e aiuta a prevenire la stipsi. È inoltre apprezzato il suo effetto antidolorifico e regolatore del tono dell’umore. Resta comunque valida, come per tutte le altre spezie, la raccomandazione di non abusarne.

Come usare e conservare le spezie?
È preferibile acquistarne piccole quantità alla volta, intere e non miscelate fra loro, osservando la data di scadenza, e tenerle lontano dall’umidità e dalla luce in vasi di vetro tenuti al buio. Meglio macinarle e miscelarle al momento dell’uso, per mantenere intatta la componente aromatica.

Che vantaggi offrono le spezie bio?
Un’indagine della rivista tedesca Okotest mostra che nelle spezie convenzionali è possibile trovare oltre 15 diversi residui di fitofarmaci in un unico prodotto, mentre in quelle biologiche i residui sono minimi o assenti. Particolarmente interessante la produzione biodinamica del peperoncino svolta in Italia, che prevede esclusivamente sostanze naturali per combattere parassiti indesiderabili. Uno dei vantaggi è che la produzione, completamente locale, permette di seguire con grande attenzione i passaggi della filiera a garanzia della sua qualità e sicurezza.

È corretto proporre ai bambini cibi piccanti?
Fino all’adolescenza, il senso del gusto non è ancora completamente maturo e l’introduzione di cibi piccanti può compromettere la sensibilità delle papille gustative favorendo, fra le altre cose, l’aumento progressivo del consumo di sale e zucchero. Meglio quindi preferire erbe aromatiche (basilico, rosmarino, salvia, santoreggia) o spezie delicate, come cannella, cumino, zenzero, curcuma e semi di finocchio, limitando pepe e peperoncino.

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