Tra i molti rimedi che ci offre la natura uno degli ultimi ritrovati che sta dimostrando una buona efficacia nel contrastare l’insorgenza e lo sviluppo dell’ipercolesterolemia è il riso rosso fermentato. Secondo alcuni studi e ricerche, può costituire un’alternativa naturale alle statine, i farmaci più utilizzati per combattere gli elevati livelli di colesterolo nel sangue. Il riso rosso fermentato, contiene, infatti, naturalmente, una molecola simile alle statine, sostanza di sintesi contenuta nei farmaci anticolesterolo con tutti gli effetti collaterlali più volte riscontrati.
Il riso rosso fermentato non è altro che il riso comune che viene fermentato da vari ceppi di un lievito – il monascus purpureus – lo stesso che fornisce la colorazione rossa dei chicchi,
Le statine sono le sostanze che svolgono un’attività inibitoria sulla produzione di colesterolo “cattivo” (LDL) nel sangue. Le prime di queste statine che sono state ricavate e isolate dalla ricerca farmaceutica, sono state le monacoline poi convertite in una forma chiamata lovastatina.
Rispetto alla formula farmaceutica tradizionale di lovastatina, il riso rosso fermentato ne contiene un dosaggio di gran lunga inferiore e, solo dopo una lunga battaglia legale è stato classificato come integratore nutrizionale. Il meccanismo con cui il riso rosso fermentato abbassa il colesterolo nel sangue, non è ancora stato chiarito del tutto. Di certo gli studi scientifici hanno evidenziato che le monacoline si trasformano nell’organismo prima in lovastatina e poi nella sua componente attiva in grado di diminuire i livelli di colesterolo totale nel sangue.. Gli stessi studi hanno rilevato anche che l’azione del riso rosso fermentato nel contrastare gli elevati livelli di colesterolo è maggiore rispetto aquella esercitata dalla lovastatina presente nei preparati farmaceutici. Una dose di riso rosso fermentato contiene circa 7 mg di lovastatina, contro i 10, 20 o 40 mg presenti normalmente in una compressa compressa farmaceutica .
Il riso rosso fermentato è oggi l’integratore alimentare più utilizzato contro l’ipercolesterolemia, con dosi consigliate di 200 mg al giorno.