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BLEFAROPLASTICA

Concetti generali

È un intervento che consente, a seconda delle necessità, di asportare la cute in eccesso a livello delle palpebre, di eliminare le cosiddette borse palpebrali e di modificare il “taglio” e l’orientamento dell’angolo degli occhi, se richiesto. Tutti questi aspetti contribuiscono ad un aspetto stanco dello sguardo e spesso sono il primo segno dell’invecchiamento del volto.

Il risultato finale consiste generalmente in un aspetto più riposato, fresco e giovanile. Tuttavia l’intervento non permette di eliminare le rughe sull’esterno dell’occhio (zampe di gallina), anche se queste possono essere migliorate ed apparire meno evidenti grazie alla distensione della pelle ottenuta. Anche le discromie presenti soprattutto sulla cute della palpebra inferiore (cerchi scuri o bluastri) difficilmente vengono migliorate dall’intervento.

Le cicatrici sono generalmente quasi impercettibili. Nella palpebra superiore sono nascoste in gran parte nel solco che si forma all’apertura dell’occhio e, solo lateralmente all’angolo dell’occhio, debordano e sono evidenti per qualche tempo, anche se ben camuffabili con un correttore. Nella palpebra inferiore la cicatrice corre subito sotto alle ciglia e sporge lateralmente per qualche millimetro.

L’intervento di blefaroplastica può essere condotto, a seconda delle indicazioni, sulle palpebre superiori, su quelle inferiori o su entrambe contemporaneamente. L’intervento può essere realizzato isolatamente od in associazione ad altre procedure quali un lifting cervico-facciale od un lifting frontale.

Visita preoperatoria
La visita preoperatoria è fondamentale. Il chirurgo deve valutare la situazione locale ed indicare il tipo di intervento previsto. Verranno esplicitati quali aspetti possono essere corretti dall’intervento, quali invece rimarranno inalterati; si valuterà se è opportuno o meno correggere il taglio degli occhi e lo sguardo.

Il chirurgo ed il paziente devono discutere gli obiettivi, i limiti e le aspettative dell’intervento.

Il medico deve conoscere le condizioni di salute del paziente con riferimento particolare ad allergie, malattie cardiovascolari, disturbi ormonali e soprattutto della tiroide, malattie oculari. Alcune malattie possono rappresentare una controindicazione temporanea o definitiva all’operazione.

Deve sapere quali farmaci vengono assunti regolarmente (aspirina ed anticoagulanti), se si usano occhiali o lenti a contatto.

Prima dell’intervento dovrà essere effettuato un check-up emato-chimico ed un’eventuale visita oculistica.

Preparazione preoperatoria
Non assumere aspirina, né farmaci anticoagulanti per circa 5 giorni prima dell’intervento.

Seguire le indicazioni che il chirurgo ha dato nel singolo caso.

Intervento chirurgico
L’intervento può essere effettuato in anestesia locale, spesso con sedazione soprattutto se si interviene contemporaneamente sulle palpebre superiori ed inferiori, e solo più raramente in anestesia generale. La durata è di circa un’ora in caso di intervento sulle palpebre superiori od inferiori e di circa due ore se si interviene sulle quattro palpebre. Le incisioni vengono realizzate per la palpebra superiore lungo il solco naturale che si forma all’apertura della rima palpebrale e subito inferiormente alle ciglia per la palpebra inferiore. Attraverso queste incisioni si asporta la pelle in eccesso, si modella e si asporta se necessario il muscolo sottostante ed il grasso periorbitario, secondo indicazioni variabili da caso a caso comunque pianificate nella visita preoperatoria. L’intervento si conclude con la sutura delle incisioni con punti molto sottili.

In alcuni casi di persone giovani con problema limitato alle borse palpebrali inferiori, è possibile realizzare una piccola incisione all’interno della palpebra sulla congiuntiva asportando per questa via il grasso in eccesso (blefaroplastica transcongiuntivale) evitando qualsiasi cicatrice visibile ma non potendo ridistribuire la cute palpebrale circostante.

Alla fine dell’intervento può essere applicato del ghiaccio ed un bendaggio modicamente compressivo e, a seconda del tipo di anestesia praticata, il ritorno a domicilio avviene immediatamente o dopo qualche ora. Solo in casi eccezionali è prevista la permanenza in clinica per la notte.

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Trattamento e condotta da seguire nel periodo postoperatorio 

  • Essere accompagnati a casa e non restare da soli a domicilio.


  • Applicare ghiaccio e/o garze bagnate fredde sugli occhi nell’immediato postoperatorio.


  • Antidolorifico per bocca.


  • Dormire con la testa sollevata per i primi giorni postoperatori.


  • Non usare le lenti a contatto per circa 10 giorni.


  • Le medicazioni postoperatorie variano a caso a caso; i punti vengono rimossi generalmente dopo al massimo 4-5 giorni.

Cosa aspettarsi dopo l’intervento
L’intervento comporta generalmente minimo dolore controllato facilmente da banali analgesici per bocca. Gonfiori, ecchimosi e discromie variano da paziente a paziente: in alcuni casi sono molto modesti, in altri più evidenti. Si risolvono generalmente in 5-10 giorni. In questo periodo le palpebre possono apparire asimmetriche,gonfie ed irregolari. Inizialmente le palpebre inferiori possono essere stirate verso il basso e può essere difficile chiudere completamente gli occhi durante il sonno.

È normale che si verifichi un’aumentata lacrimazione con arrossamento degli occhi e fastidio alla luce per un certo periodo di tempo.

Generalmente, è possibile leggere e guardare la televisione due o tre giorni dopo l’intervento. La vita sociale e di relazione può essere ripresa dopo 7-10 giorni nella maggior parte dei casi, le attività sportive dopo circa 15 giorni e l’esposizione al sole dopo un mese. Le cicatrici risultano generalmente quasi invisibili dopo alcuni mesi.

Possibili complicanze
Tutti gli interventi chirurgici possono comportare delle complicanze; nel caso della blefaroplastica queste sono molto rare.

Raramente si formano ematomi che richiedono un’apertura della ferita e il drenaggio. Le infezioni sono molto rare. A volte la palpebra inferiore può essere stirata verso il basso a causa di cicatrici profonde e del perdurare del gonfiore postoperatorio; spesso semplici massaggi possono essere sufficienti a risolvere il problema, ma può essere necessario reintervenire chirurgicamente per liberare e ridistribuire i tessuti.

Stabilità del risultato
Il miglioramento dello sguardo e l’aspetto più riposato durano generalmente per parecchi anni, con una maggiore stabilità per quanto riguarda le borse palpebrali rispetto all’eccesso cutaneo.

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