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ANCORA TROPPO SALE NELL’ALIMENTAZIONE ITALIANA

Il consumo di sale nella popolazione italiana è ancora notevolmente superiore a quanto raccomandato dall’Oms (meno di 5 grammi al giorno), con valori medi di 12 grammi per gli uomini e 9 grammi per donne (con valori più elevati per le regioni del Sud). I dati, acquisiti grazie al progetto ”Minisal” del Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie, sono relativi a un campione della popolazione generale, più un altro di soggetti ipertesi e un terzo in età pediatrica, e sono stati forniti nei giorni scorsi nel corso degli incontri tra i tecnici del Ministero della Salute e i rappresentanti delle Associazioni di panificatori artigianali ed industriali…

(Federazione Italiana Panificatori, Assipan Confcommercio, Assopanificatori Fiesa Confesercenti, Associazione Italiana Industrie prodotti alimentari-AIIPA, Associazione Produttori Pane Confezionato-APPC, Consorzio Nazionale delle Cooperative di Consumatori-COOP Italia), dell’Azienda Puratos Italia S.P.A, dell’Associazione Produttori Pasta Fresca (APPF), e dell’AIIPA settore surgelati, nonche’ diversi esponenti del mondo scientifico. I soggetti ipertesi, sempre secondo il progetto “Minisal”, consumano inoltre solo un 1 grammo al giorno in meno della media della popolazione, contrariamente alle raccomandazioni mediche che invitano gli ipertesi a ridurre decisamente il consumo di sale. Nei bambini il consumo di sale aumenta progressivamente con l’età attestandosi su valori elevati già all’età di 9 anni (8 grammi al giorno).

Gli incontri sono stati organizzati nell’ambito degli accordi stipulati a partire dal 2009 che hanno determinato la riduzione del quantitativo di sale in diverse tipologie di pani, artigianali o industriali, nonchè in alcune tipologie di paste fresche e primi piatti pronti surgelati. L’impegno del ministero per la riduzione del consumo di sale nell’alimentazione per migliorare l’alimentazione dei cittadini, quindi, prosegue.

Gli accordi con i produttori hanno già rappresentato un primo e fondamentale passo per promuovere e migliorare la salute della popolazione: le associazioni di categoria hanno tutte confermato la volontà di continuare a lavorare accanto alle Istituzioni per portare il consumo di sale ai livelli raccomandati.

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