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COSA MANGIARE IN DOLCE ATTESA

Lo schema alimentare è stato studiato in modo tale da considerare il fatto che il metabolismo nel periodo della gravidanza è rallentato fisiologicamente in quanto viene privilegiato l’accrescimento del nascituro, senza portare a un eccessivo accrescimento la madre e quindi a un futuro sovrappeso.

Considerando che il metabolismo è lento, si rientra nella tipologia degli ipossidatori, cioè non vengono metabolizzati correttamente i grassi, poco le proteine ma meglio gli zuccheri; quindi, visto che il metabolismo normalmente è più veloce nelle ore centrali del giorno (pranzo) rispetto alla sera, verranno messe le proteine, che sono gli alimenti di più difficile digestione e metabolizzazione, a pranzo e i carboidrati a cena. Per quanto riguarda la scelta dei carboidrati, è importante preferire l’integrale da coltivazione biologica, ma soltanto 2 o 3 volte a settimana.

Colazione
Bevande

• A scelta fra acqua minerale, succhi di frutta senza zucchero, caffé d’orzo, tisane.

Dolcificante

• È consigliato il fruttosio al posto dello zucchero bianco raffinato o dell’aspartame, controindicati in gravidanza.

Alimenti

• Frutta soprattutto fresca.

• Tutti i cereali integrali, meglio biologici a causa dei residui di pesticidi, assumendoli 2 o 3 volte a settimana.

• Quindi a scelta si possono mangiare fette biscottate anche di farine alternative, consigliate le integrali, oppure pane da tostare, o ancora dolci preparati con l’utilizzo di farine integrali (anche grano saraceno se piace); meglio abbinare latte vegetale, fruttosio e lievito di birra.

• Biscotti secchi senza zucchero.

• Gallette di riso o kamut o farro, senza strutto e con marmellata senza zucchero.

Metà mattina

Si consiglia l’assunzione di una tisana e di un frutto, o di un succo di frutta senza zucchero.

Pranzo
Bevande

• A scelta fra acqua minerale e tisane.

Verdure

• Cominciare il pasto con verdure crude o cotte scegliendo tra: asparagi, barbabietole rosse, bietole, broccolo, carciofi, carote, cavolfiore, cetrioli, cicorie, cipolle, finocchi, insalate a foglie, melanzane, peperoni, pomodori, porri, ravanelli, sedano, spinaci, verza, zucchine.

Condimenti

• Olio di oliva extra vergine, olio di seme unico biologico, aceto di mele, spezie e sale.

Alimenti

• Prima del secondo piatto si può inserire un minestrone o passato di verdura preparato con carote, cipolle, ravanelli, porri, spinaci, cavolfiore, finocchi, zucchine e condito a fine cottura con 1 cucchiaio di olio di seme unico biologico.

• In questo pasto, che può essere utilizzato come pranzo o come cena, si possono assumere:

– carne non più di due-tre volte a settimana, a scelta fra: agnello, coniglio, faraona, galletto, pollo, tacchino, vitello;

– 2 uova, al massimo 1 volta a settimana;

– pesce, che è meglio preparare al vapore o al forno ma senza utilizzare fogli di alluminio che liberano proprio tracce di questo metallo tossico provocando intossicazione. Si può scegliere tra cefalo, cernia, coda di rospo, dentice, merluzzo, nasello, orata, platessa, rombo, salmone, sarago, sogliola, spigola;

– salume come il prosciutto cotto, cercando di fare attenzione che non ci sia la presenza di lattosio negli ingredienti;

– formaggi freschi, ma non più di 1-2 volte alla settimana.

Metà pomeriggio

Si consiglia l’assunzione di una tisana e di un frutto o di un succo di frutta senza zucchero (facoltativo).

Cena
Bevande

• A scelta fra acqua minerale e tisane.

Verdure

• Cominciare il pasto con verdure crude o cotte scegliendo tra: asparagi, barbabietole rosse, bietole, broccolo, carciofi, carote, cavolfiore, cetrioli, cicorie, cipolle, finocchi, insalate a foglie, melanzane, peperoni, pomodori, porri, ravanelli, sedano, spinaci, verza, zucchine.

Condimenti

• Olio di oliva extra vergine, olio di seme unico biologico, aceto di mele, spezie e sale.

Alimenti

• È sempre consigliato seguire una dieta mini dissociata, cioè lasciando separate l’assunzione dei carboidrati dall’assunzione delle proteine.

• In questo pasto, che può essere utilizzato come pranzo o come cena, si possono assumere:

– pasta integrale o di farine alternative (farro, kamut, quinoa, tapioca, amaranto, grano saraceno) integrali e biologiche da alternare con farine raffinate;

– riso integrale o semi-integrale;

– orzo, miglio, farro, cous-cous;

– patate (come sformati al forno con patate e verdure cotte);

– legumi solo se surgelati e saltuariamente;

– pane integrale, meglio se a lievitazione naturale.

• Cercare di evitare comunque tutti gli alimenti in scatola e preconfezionati, preferire il vetro come recipiente anche per la conservazione domestica.

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