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Il diario alimentare aiuta davvero a dimagrire

Quando si ingrassa, in genere il nostro comportamento alimentare ha subito delle variazioni, ma non sempre è facile individuare le nuove cattive abitudini. Per ottenere questo scopo può essere molto utile, prima di fare qualsiasi intervento sul proprio modo di mangiare, tenere per qualche giorno, ad esempio una settimana, una sorta di diario alimentare. Una sorta di registro dove riportare cosa si è mangiato, dove e in che quantità. Ovvero che tipo di porzione per le pietanze (piccola, grande…) oppure i cucchiaini di zucchero o di parmigiano o di olio usati. Così facendo è più facile scoprire i propri punti deboli, ad esempio che al ristorante o alla domenica si mangia per quattro, o che si segue un’alimentazione troppo ricca di grassi animali: burro, formaggi o salumi tutti i giorni, ad esempio. O ancora che si consumano troppo di rado frutta, verdura, legumi o pesce. In teoria pensiamo di conoscerci, ma quando troviamo la verità nero su bianco, fa un altro effetto.

15 minuti al giorno bastano per la compilazione

Non c’è quindi da stupirsi se il diario alimentare sia diventato uno strumento molto comune in dietologia. Purtroppo però viene molto mal sopportato da chi lo deve compilare, che lo considera lungo e faticoso, tanto da venire abbandonato presto. Un vero peccato perché una nuova ricerca pubblicata nel numero di marzo di Obesity suggerisce che in realtà la pratica dell’auto-controllo alimentare presenterebbe più vantaggi positivi che negativi.
Un team formato da ricercatori Usa dell’Università del Vermont e della Carolina del Sud ha scoperto che i migliori risultati in termini di dimagrimento, durante un arco di sei mesi, li hanno conseguiti i partecipanti che seguivano un programma on-line che prevedeva un automonitoraggio dell’apporto dieteticoquotidiano, registrando le calorie e i condimenti grassi per tutti gli alimenti e le bevande, così come le porzioni e i metodi di preparazione. Una pratica che occupava in media 14,6 minuti al giorno. Pochi minuti, insomma, ma molto ben spesi a quanto pare.

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