Asparagi: depurano, sgonfiano, nutrono
Asparagi: depurano, sgonfiano, nutrono
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Asparagi: depurano, sgonfiano, nutrono

Questi speciali germogli sono un vero regalo della primavera per il nostro benessere: depurano, sgonfiano, nutrono e aiutano a rimettersi in forma in più modi. La loro stagione è breve e perciò vale la pena di approfittarne…

Molto più di un semplice contorno. Gli asparagi sono tra gli ortaggi stagionali più interessanti sul piano nutrizionale. Ricchi di sostanze drenanti, depurative e protettive, rappresentano un alleato naturale per contrastare gonfiore, ritenzione e stanchezza. Tutte qualità molto importanti per questo periodo dell’anno dedicato alla “remise en forme”.

Via i gonfiori in modo naturale
Grazie alla presenza di asparagina e potassio, gli asparagi favoriscono la diuresi, un effetto utile per contrastare la ritenzione idrica. Un effetto drenante che risulta particolarmente indicato in primavera per liberare i tessuti dagli accumuli di liquido dovuti alla dieta più ricca e alla sedentarietà tipiche della stagione fredda. Questa proprietà antigonfiore viene anche accentuata dall’apporto di fibre che favorisce il transito intestinale, riducendo possibili infiammazioni. Inoltre, la presenza di composti amari stimola la produzione di bile e sostiene le funzioni epatiche, facilitando l’eliminazione delle tossine. Questa doppia azione – intestinale ed epatica – rende gli asparagi particolarmente indicati in un regime alimentare detossificante e antigonfiore, anche in ottica di prevenzione della cellulite.

Effetti antiossidanti 
Gli asparagi contengono glutatione, un antiossidante che protegge le cellule dai radicali liberi e svolge un ruolo chiave per la funzionalità del fegato, aiutandolo nei processi disintossicanti. In associazione ad altri antiossidanti della famiglia dei polifenoli, come i flavonoidi e la quercetina, presenti soprattutto nelle varietà verdi e viola, offrono un’azione protettiva ampia, che coinvolge anche il sistema cardiovascolare.

Ricchi di folati
Già solo 100 g di asparagi cotti forniscono 155 µg di folati, coprendo quasi il 40% del fabbisogno giornaliero di un adulto, che secondo i LARN (ossia i Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia) è di 400 µg al giorno. La porzione consigliata da 200 g permette, quindi, di raggiungerne circa il 75% del fabbisogno, rendendo questo ortaggio una delle fonti vegetali più interessanti per i folati. Una vitamina del gruppo B che è essenziale per la sintesi del DNA, la produzione dei globuli rossi e la prevenzione delle malformazioni fetali, ma svolge un ruolo chiave anche per il metabolismo cellulare e il funzionamento del sistema nervoso in tutte le fasi della vita adulta.

Crudi e vitaminici
Consumare gli asparagi crudi – quando teneri e freschi – consente di preservare al meglio alcune sostanze sensibili alla cottura, come la vitamina C. Secondo le tabelle CREA, 100 g di asparagi crudi forniscono 24 mg di vitamina C, un apporto utile per sostenere le difese e migliorare l’assorbimento del ferro. E poi evitando la lessatura si evita di disperdere nutrienti nell’acqua di cottura. Basta pelare i gambi e affettarli finemente, a scelta marinarli, e aggiungerli alle insalate e ai piatti più diversi.

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