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BIMBI E CELIACHIA: IN ARRIVO TEST RAPIDO

Finalmente è stato perfezionato il prototipo di un test rapido (10 minuti), facile da eseguire (anche nello studio del pediatra di base) ed economico (il costo è di 10-12 euro) per diagnosticare la celiachia (intolleranza alla proteina del grano, il glutine) con una sola goccia di sangue dal dito. Il test è stato ideato all’Università di Granada e ricorda un test di gravidanza perché se l’esito è positivo, cioè se il bimbo ha la celiachia, sull’apparecchio rivelatore compare una striscia rosa. Presentato sulla rivista Pediatric Research, il test potrebbe essere utile quanto meno a escludere senza dubbio che vi sia la malattia, senza così dover sottoporre il bambino a esami più complessi.

L’idea del test

La celiachia è una malattia che può manifestarsi con sintomi intestinali anche gravi, manifestazioni cutanee e mal di testa. Tuttavia in alcuni bambini può presentarsi in modo totalmente asintomatico e quindi i piccoli possono sfuggire alla diagnosi che comunque richiede esami complessi, a partire da un prelievo di sangue per poi arrivare a una fastidiosa endoscopia con un biopsia della parete intestinale. Specie per bimbi molto piccoli si tratta di esami davvero complessi sono da limitare solo a quelli che mostrano chiari sintomi di malattia. In questo modo possono, però, sfuggire alla diagnosi tutti quei bimbi con malattia asintomatica. Da qui qui l’idea di mettere a punto un test rapido che necessiti di una sola goccia di sangue presa da un dito del bimbo per verificare la presenza della malattia. Il piccolo apparecchio rivelatore cerca nel sangue gli anticorpi specifici della malattia. Sperimentato per ora su 198 bimbi di 2-4 anni, il test è risultato molto accurato, specie nell’escludere la celiachia per cui se il risultato è negativo, le possibilità che il bimbo abbia invece la malattia sono praticamente nulle. In futuro questo o un esame simile potrebbero essere messi a disposizione degli studi dei medici e dei pediatri di base per diagnosticare con certezza e il prima possibile tutti i potenziali malati di celiachia, effettuando il test anche su coloro per i quali vi è un minimo sospetto di malattia, così da poter escludere senza dubbio i casi negativi evitando esami più complessi e costosi.

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