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COME SI MANGIA È A VOLTE PIÙ IMPORTANTE DI COSA SI MANGIA

Non solo quello che mangiamo influenza i nostri pensieri e le nostre azioni, ma lo fanno anche il modo e il luogo in cui mangiamo, perché il come e il dove sono in grado anch’essi di orientare il nostro umore e rendere la nostra digestione più o meno facile e veloce.

È stato dimostrato che pranzare in un ambiente che ci mette a disagio o ci rende irrequieti ci impedisce di assorbire tutto il potenziale nutritivo degli alimenti e può causare difficoltà digestive e fastidiosi gonfiori. È possibile migliorare il nostro stato di salute e il nostro umore semplicemente prestando più cura al modo e al luogo in cui ci alimentiamo.

Per molti religiosi il pasto avviene in silenzio, o meglio in un “silenzio meditativo” in cui si è consapevoli dell’azione che si sta compiendo. Spesso, soprattutto nell’ambiente monastico cristiano, vengono letti dei passi tratti dalle Scritture sacre per aiutare i monaci a mantenersi in uno stato di preghiera.

La masticazione è molto importante in quanto questa operazione prepara il cibo in modo che sia facilitata la digestione. Inoltre, poiché il senso di sazietà si raggiunge dopo una ventina di minuti dall’inizio del pasto, una masticazione lenta permette di sentirsi sazi senza dover introdurre altri alimenti.

Masticare lentamente, dando al cibo tutta l’attenzione necessaria, può anche essere un utile stratagemma per allontanare le preoccupazioni. La biochimica del cervello deriva dalla biochimica del corpo ma è una strada a doppio senso, giacché la biochimica del corpo è influenzata dalla biochimica del cervello. Mangiare in “pace” induce infatti calma e buon umore, due stati d’animo che a loro volta rallentano l’invecchiamento e abbassano il rischio di incorrere in qualche patologia (come ad esempio l’ipercolesterolemia); è risaputo del resto che quando siamo di cattivo umore o, peggio, depressi siamo anche più vulnerabili alle malattie.

Ingerire buoni alimenti e pensare buoni pensieri sono in fin dei conti le due facce della stessa medaglia. Un’alimentazione corretta è sufficiente a migliorare o stabilizzare l’umore, a dare calma e a procurare un generale benessere. Si conoscono infatti alcune forme di depressione che sono l’esito di una malnutrizione protratta nel tempo; in particolare si corre il rischio di cadere in stati depressivi quando sono presenti importanti carenza di vitamina C e delle vitamine del gruppo B.

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